– Papa perché ci non racconti una favola?
– Ehi...la favola...che favola...io la favola non me la ricordo...
– Sì quella di Pinocchio!
Mi guardo e mi viene da ridere
come sono buffo ora che non sono più
un burattino!
Vi ricordate il mio naso di legno? Eh?
E benchè di legno era più morbido della nostra pelle umana! Eh?
Se una bugia mi scappava
a vista d’occhio il mio naso si allungava
ma ora, amici miei, Pinocchio è come noi;
un ragazzo in carne ed ossa come siete voi.
Tutto il mondo ormai lo sa
e io mai più paura avrò
che il mio naso si allungherà.
Ora posso ogni secondo
dire tutte le bugie di questo mondo
che il mio naso sempre uguale resterà.
Chi l’avrebbe mai pensato
che la nostra bella pelle
è più dura assai del legno!
Mi tocco e mi riviene da ridere…
Come sono buffo ora che non sono più un burattino!
Mi diverto moltissimo
sono felice…
Con questo mio corpo così umano e perfetto
mi riempie di gioia, sembra quasi un giochetto!
E il merito è tuo mia cara Fatina
quando la vita tu mi hai donato, quella mattina.
Ha-ha-ha….
Mi sento libero come una rondine di primavera
con questo fisico forte e simpatico
mi cercherò una bella carriera…
Un prete pastore diventerò
o forse un ribelle io diverrò:
Ha-ha-ha….
Avrò una sposa tutta mia
o, meglio ancora, cento donne
di quelle in giro con poche gonne
Ha-ha-ha….
E non avrò, mia dolce Fata
più bisogno del tuo aiuto.
Accipicchia, ora un dubbio m’è venuto…
solo tu, mia bella Fata
dei capelli color turchino
sei stata l’unica, fra tutti
ad amare un burattino…
Ha-ha-ha….
Credo proprio che nessuna donna al… al...mo…
Ha-ha-ha….
Credo proprio che nessuna donna al mondo
sappia amare come te.
Eri un angelo! Eri bella!
Tu sei pura come al mondo non ce n’è
Ora sta per cominciare
questa nuova mia avventura.
Credo proprio che sia un pasticcio
Anzi… credo che sia un “Pastocchio”
che poi fa rima anche con Pinocchio.
Vi ricordate il mio naso di legno? Eh?
E benchè di legno era più morbido della nostra pelle umana! Eh?
Se una bugia mi scappava
a vista d’occhio il mio naso si allungava
ma ora, amici miei, Pinocchio è come noi;
un ragazzo in carne ed ossa come siete voi.
Tutto il mondo ormai lo sa
e io mai più paura avrò
che il mio naso si allungherà.
Ora posso ogni secondo
dire tutte le bugie di questo mondo
che il mio naso sempre uguale resterà.
Chi l’avrebbe mai pensato
che la nostra bella pelle
è più dura assai del legno!
Mi tocco e mi riviene da ridere…
Come sono buffo ora che non sono più un burattino!
Mi diverto moltissimo
sono felice…
Con questo mio corpo così umano e perfetto
mi riempie di gioia, sembra quasi un giochetto!
E il merito è tuo mia cara Fatina
quando la vita tu mi hai donato, quella mattina.