Da tegole e calcinacci
verso la vita mi affaccio
indosso il cappotto di mio zio
soldato scampato alla guerra.
Passando tra sfollati e ragazzini in festa
cerco la mia vecchia casa
i nespoli abbandonati
una caccia modesta
con un bacio apro la porta
Ed ho in mente la faccia dell'Italia
con denti stretti e il sangue che cola
ma ha il cuore di pietra...
Là dove prima vibrava un pianoforte
soltanto polvere e terra
e mi sembra di udire la voce arsa di Anna Magnani che infonde speranza...
Foglie d'ulivo argentate
raccontano una pasqua lontana
il tetto che quasi frana
una rondine giace senza vita
fra una scarpa e un secchio
Ed ho in mente la faccia dell'Italia
la statua grigia e vetra di Mazzini
con suoi lisi taccuini.
Là dove prima vibrava un pianoforte
soltanto polvere e terra
e mi sembra di dire la voce arsa di Anna Magnani
che infonde speranza..
E mi sembra di udire la voce calda di Anna Magnani che intona una dolce melodia...